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Care ragazze questa settimana voglio parlarvi di un argomento molto caldo per le amanti dello shopping. Parliamo di una parola che vi può piacere molto, i saldi. Personalmente non ho mai comprato un abito o un qualcosa in saldo, non per vantarmi, ma non ne ho mai avuto effettivamente bisogno e tra l'altro generalmente il guardaroba lo rinnovo all'inizio di ogni stagione in quanto mi piace accaparrarmi per prima le ultime novità in commercio, ma comprendo che molte ragazze della mia età non godano dei miei stessi privilegi.
Con questo non voglio certamente sfruttare il mio spazio settimanale per parlarvi direttamente, come copertina del mio benessere, ma solo per esortare chi come me, ha già comprato in periodi fuori saldo (o sta già prendendo le prime esclusive delle nuove collezioni), e finisce che fa sacchetti di vestiti, accessori e scarpe dismessi da buttare via. Mi voglio riferire a queste persone per suggerirgli di dare il loro vintage in beneficenza, a chi non è interessato a quante collezioni fa appartenesse quel cappotto (l'importante è che ripari dal freddo) o che il colore del cardigan sia out per quest'anno. Io ogni anno cerco di buttare via il meno possibile, ma di regalare ciò che non m'interessa più.
Alcune conoscenti dell'Upper East Side addirittura indicono un mercato dell'usato glamoour, dove vendano a pochi dollari le loro borse, i loro gioielli e le loro camicette che non ad oggi non indossano più; non solo per permettere a tutta Brooklyn di darsi un decoro (come dice Blair :P), ma anche per far diventare principesse quelle ragazze che non nascono da madri e padri abbienti.
In ogni caso i saldi possiamo iniziare col farli noi, e già dare una sbirciatina dentro le nostre cabine armadio per vedere se c'è qualcosa da dare via non sarebbe male, quando io inizio a controllare negli armadi finisce sempre che trovo molte cose mai rinnovate, oppure messe solo una volta o addirittura completamente rimosse, e perchè non darle a chi le tratterebbe come un figlio, dunque sempre meglio di me?
XOXO S.W.