martedì 24 gennaio 2012

Liberalizzate anche Megavideo e Megaupload


Che il mondo era in mano ai pazzi lo sapevamo già tutti, ma me ne sono resa particolarmente conto quando una mattina mi sono svegliata e Megavideo/Megaupload erano stati banditi. Tutto ciò accadeva pochi giorni fa, quel triste e piovigginoso venerdì, che ha cambiato la vita a milioni di pirati on web, amanti di telefilm e film, oppure patiti di Internet. Tutti noi abbiamo segnato in nero quella giornata che ci ha visto svanire diverse opportunità, lasciandoci con qualche surrogato di streaming con la tendenza a bloccarsi o a caricarsi in tempi estremamente lunghi. Non eravamo pronti e non sappiamo ancora accettarlo. Nè io ne le fan di alcuni telefilm classici come The Big Bang Theory, Gray's Anatomy, The Vampires' Diary e Mad man.


E addirittura fare una cosa simile di questi tempi, mentre viene liberalizzato pure il budello de mi mà. Dopo le farmacie, i tassisti, gli atti notarili e le RC auto, ci bloccano il mondo del web?! Ma che senso ha, che male facciamo, è peggio permettere ad un centro commerciale di tenersi aperto ad orario continuato, a discapito della piccola bottega a gestione familiare di un negoziante che fa fatica a pagare l'affitto, che permettere ad un'intero globo di scoprire chi è la maledetta mamma in How i Met Your Mother.


Pure mia madre, che non sa neanche come si accende un pc, è rimasta totalmente scandalizzata da questa presa di posizione. E' scontato che abbia anche lei le sue buone ragioni ( io e mia sorella le scaricavamo Don Matteo e tutte le fiction strappalacrime della Rai o di Mediaset, che poi, una volta messe in chiavetta, poteva tranquillamente vedersi mentre stirava), ma è assurdo persino nella psicologia di una quasi sessantenne. Infatti non dovremmo pensare solo a noi giovani, ma anche a chi ha più anni di noi, e preso da impegni di casa e lavoro, si godeva i suoi film preferiti anche da un tavolino di un bar. Penso al mio boss per esempio, che magari stasera torna a casa e non potrà godersi l'ultima puntata di New Girl.


Per non parlare della pena che è stata data a quel povero figliolo, l'ideatore Kim Shmidtz, che si dovrà scontare ben 50 anni di carcere per aver reso più liete le nostre giornate a suon di musical formato Glee...


E giustamente ti viene da pensare che la giustizia è veramente ingiusta, perchè tra poco riceve una pena meno dolorosa un assassino o uno che ruba per davvero. Poi ricordiamoci che è solo un ragazzo di 28 anni che ha creato un servizio che è da anni che esiste e solo ora l'Fbi ha deciso di multare! Nonostante sono convinta che fino a qualche giorno prima erano gli stessi agenti del corpo speciale ad interrogarsi su chi fosse A. in Pretty Little Liars.


Se vogliamo anche sorvolare il presente e guardare al futuro dovrebbero capire che tante possibilità verrebbero a mancare per via dei canali di fruizione (in Italia, per esempio, i canali che trasmettono serie tv americane si contano sulle dita), tempi che non coincidono ( sempre nel mio caro stato la maggior parte dei telefilm vengono trasmessi anche anni dopo la loro uscita nel paese madre) e prime televisive da far stagionare (quando un canale vince l'appalto per un film di successo prima di trasmetterlo passa anni, perchè deve dare priorità al made in Italy). Il risultato di ciò è fare incassare denaro e successo a produttori, attori, sceneggiatori, truccatori, parrucchieri, addetti luce e semplici operai dopo secoli, magari quando sono già in pensione. Questi potrebbero essere i tristi destini di neonate come 2 Broken Girl, C'era una volta e Pan Am.

L'unica cosa che ci salva sono, appunto, quei surrogati di streaming di cui vi parlavo prima, e qualche anonymous brasiliano che sfida i potenti del mondo creando qualche pagina di supporto al caro e buon vecchio megaupload. Se bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, dobbiamo capire che l'unica nota positiva che abbiamo è legata al fatto che questo, forse ed incrociamo le dita, distoglierà gli sceneggiatori di Gossip Girl di farne una nuova ed eventuale serie per finire di rappresentare la sagra delle cacchiate.

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