martedì 21 giugno 2011

Do you speak Nerd?


I dati parlano chiaro, adesso per stare al top delle classi sociali giovanili è meglio essere N.E.R.D. Acronimo che rappresenta il più classico Loser o Sfigato dir si voglia. La cultura americana colpisce ancora, ma questa volta non infierisce, se negli anni '90 avevamo ereditato il bullismo e il chearleading, col nuovo secolo si è capito che più sei in basso più sei figo.
Sarà stato tutto il moralismo del telefilm e film americani per ragazzi, che mostrano sempre l'ultima della scuola  o per estetica mancata o per interessi "sbagliati", che ascende socialmente senza rinnegare le sue origini e creando un mondo perfetto. Potrebbe darsi, ma il pubblico non è stupido, in quanto gran parte del cast, nella realtà, non ha mai messo piede in una metro.
Qualsiasi sia la causa o principio primo che ha spinto questa rivoluzione copernicana, ad oggi ci troviamo davanti a bellissime donne che rivendicano il loro status di Nerd con occhiali da vista spessi, gonnelline da scolaretta o divise da college. Anche per le grandi passerelle si vedono sfilare solo ragazzi con gilet, occhili da vista, cravatte o pon pon rosso sgargiante e riporto ingellato.


Il mondo Nerd ha rapito tanto e invaso ogni tipo di ambiente, in quanto agli inizi identificava solo i ragazzi amanti delle nuove tecnologie o dell'informatica, ad oggi siamo tutti un pò sfigati. Lezione che c'insegna, non solo la moda che ne ha fatto la tendenza di quest'inverno, ma anche il piccolo schermo partorendo Glee. Telefilm che punta a mischiare i problemi di convivenza sociale di un gruppo di adolescenti con musica e balli. Un musical a puntate con brani classici, moderni reinventati e interpretati dal cast, e dallo stesso professore. Non solo sfide musicali anche problemi adolescenziali conditi da problemi di cuore, insoddisfazione fisica, necessità di essere leader e omosessualità. Un manuale sull'esser adolescente nel duemila con espliciti richiami musicali a Britney Spears, Madonna, Lady Gaga e a film e musical come il Grince o Rocky Horror Picture Show.


Telefilm che, per piacere a me, si è promesso una prerogativa, la classica: non diventerà una big babol di adulti che frequentano ancora il liceo o un'inseguimento delle varie vite dei ragazzi al college, che finirebbe per diventare una farsa. L'autore così ha parlato e ha deciso che la proissima serie, la terza, sarà l'ultima, non solo perchè la sua storia vuole essere reale, ma anche per gli stessi attori che meritano di aprire le loro ali e volare. L'unica cosa che ci possiamo augurare è che anche l'ultima serie sia un gran trionfo e soprattutto che Ryan Murphy, l'autore di Glee appunto, non stia con le mani in mano e partorisca altri discepoli così ben fatti.
Per ora limitiamoci a diventare sfigati e apprezzarci per quello che siamo, con o senza granite in faccia.

1 commento:

  1. Guarda che Gisele era vittima di bullismo per il suo naso, per questo se l'è rifatto

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