sabato 19 gennaio 2013

Chapeau!


E' chiaro ormai a tutti che in periodi di crisi economica come questo, ciò che fa tendenza è l'accessorio. Poche di noi hanno potuto ri-farsi l'armadio quest'anno ed in tante hanno dovuto riscoprire cosa già avevano. Anche gli stilisti, avanguardisti per natura, hanno capito questo chiaro e rispettabile atteggiamento ed è così che nasce l'importanza dell'accessorio. Vi sto tampinando dallo scorso ottobre sull'importanza degli orecchini, delle broche e delle collane sostanziose, proprio perchè da sole re-iventano ed arricchiscono anche il più vecchio e triste dei golfini.
Non siete amanti dei gioielli sfarzosi? Non abbiate paura, perchè anche i cappelli quest'anno sono di tendenza e non badano a modello, forma e colore. Ma ecco una piccola guida per scegliere meglio ciò che ci  si mette in testa!!!

Il basco:


Cappello che prende il nome proprio dal suo popolo di origine (il popolo basco) e che in Italia è associato alla classe operaia. Spopolò primariamente fra i contadini per i suoi materiali semplici (generalmente lana) e per il suo costo economico, negli anni divenne copricapo ad uso militare sempre per i costi contenuti. Ad oggi è un oggetto di tendenza consigliato alle ragazze col viso affilato e i capelli portati al naturale (né troppo lisci, né troppo mossi).


Leighton Meester con basco...idea look

Cappello a tesa larga:


Modello diventato famoso soltanto negli anni '70 quando diventò un oggetto di culto fra le dive e le donne di un certo status. Tutt'ora è un accessorio che regala fascino e mistero a chiunque lo indossi. Assolutamento sconsigliato a chi ha naso, bocca ed occhi piccoli, per portarlo si necessitano contorni e lineamenti forti.


Copia il look di Rachel Zoe per indossare il cappello a tesa larga al top

la coppola:


La coppola e un cappello di origine nobile inglese che, dopo essere stato portato agli inizi del '900 nel sud italia è diventato l'accessorio distintivo della tradizione calabra, sicula e sarda. Anche il nome "coppola" è una italianizzazione del termine inglese "cap" (cappello), che poi è diventato il nome ufficiale dell'indumento in tutta Italia. Cappello che rende il massimo se portato su un fianco della testa e soprattutto su volti tondi e/o paffuti.


Rendi la coppola urban come Vanessa Minnillo

Il borsalino:


Le donne dai capelli mossi e lunghi, insomma le donne ideali per il modello borsalino, conosceranno molto bene il cappello conosciuto anche con il nome fedora. Nato in Italia diventò il cappello cult fra gli uomini negli anni '30, noto anche come il cappello dei poliziotti e dei gangstar, è finito per diventare negli anni '50 un oggetto di culto anche fra le donne.


Per indossare al meglio il tuo borsalino ispirati alla top model Miranda Kerr

Il beanie:


Questi cappelli sono fra i più recenti, storicamente parlando, perchè sono nati recentemente in America. Sono diventati popolari soprattutto nel Canada e negli stati nordici degli USA, ma furono molto richiesti dal mondo dello sport (tanto da diventare anche il modello di cappello usato dalle confraternite per distinguersi). Un cappello che sta bene praticamente a tutte: capelli lunghi, corti, lisci o mossi; ma che va portato esclusivamente di giorno.


Mary Kate Olsen t'insegna come indossare perfettamente il beanie

La bombetta:


La bombetta nasce nell'800 con l'inglese Bowler (nome con cui è riconosciuto il cappello nel mondo anglosassone). Modello che si afferma fra la gente nobile ma che non arriverà mai a superare, per eleganza, il cilindro. Anche questo viene indossato dalle donne solo dagli anni '50. La sua morte è sui capelli corti, forse per il grande retaggio maschile che si porta dietro il modello; sta comunque bene anche sui capelli lunghi.


Misha Burton con bombetta, get the look!

Voi quale cappello preferite fra questi?


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