lunedì 24 dicembre 2012

Tradizioni natalizie europee


In questo post, ispirata da un articolo on web, vi parlerò delle tradizioni natalizie in tutta Europa. Posto che oggi è la Vigilia, posto che domani è Natale e posto che tutto il mondo è paese.

Francia:
Più che cimentarsi in alberi di Natale illuminati, in Francia, si tende a dare molta importanza al presepio, generalmente fatto con statuine tradizionali in argilla. Molto amato dai bambini il personaggio di Ravi, statuetta di un pastorello che con la sua lanterna guida tutti i pastori alla mangiatoria del Bambin Gesù. Uno Stato molto religioso, in quanto, è molto importante la tradizione della rosa di Gerico: la notte della Vigilia i francesi, soprattutto quelli del sud, mettono il vaso con la rosa sul bancone perchè si dice che Maria viaggiando per Nazareth lo benedica. Comunque anche qua c'è molto consumismo, basti pensare che i regali i bambini li ricevono, oltre al Natale, anche il 6 dicembre!!! Ma qua Babbo Natale non è da solo, ecco come fa a fare il giro del mondo due volte l'anno, è aiutato da Père Fouettard, un signore di pelle nera e barbuto, che ricorda a Babbo Natale i bambini che sono stati cattivi e quelli che sono stati buoni.



Germania:
In Germania i preparativi al Natale sono molto sentiti tanto che due tradizioni che non muoiono mai, e che sono quasi obbligatorie, sono il calendario dell'avvento e la ghirlanda di Natale. Il primo sappiamo tutti cos'è, ma la seconda è una ghirlanda con quattro candele e ogni domenica prima dell'avvento ne va accesa una. Questo è comunque un popolo motlo religioso, infatti i regali non li porta Babbo Natale ma bensì Gesù Bambino sotto forma di fata. In Germania il Natale è comunque una festa di pancia in quanto si vendono e si preparano i tipici biscotti allo zenzero (usati anche come addobbi natalizi) e si consuma come portata centrale l'oca con purea di patate e bietola.



Spagna:
Il 22 dicembre in Spagna c'è un avvenimento nazionale molto importante che annuncia e precede le festività: la lotteria di Natale. Appuntamento mostrato in radio televisione e che vende ogni anno molti biglietti. Un popolo religioso come questo non poteva non dare molta importanza al presepio, basti pensare che nasce proprio in questa terra l'arte del presepio vivente. Non dobbiamo dunque sorprenderci se nella città di Murcia si conta quello più grande al mondo, con oltre 500 statuette in argilla. Il 24 dicembre è comunque più sentito del 25, infatti viene consumato il cenone, vengono fatti canti liturgici ed infine scartati i regali che, in Catalogna, non sono portati da Babbo Natale ma bensì da tio. Il giorno dopo, comunque, è altrettanto importante perchè vengono fatti gli auguri ufficiali dalla famiglia reale.



Portogallo:
Nel Portogallo, come in Spagna, è molto importante il cenone del 24 che si consuma con i parenti e che conta diverse portate di pesce: baccalà cotto nei legumi, merluzzo con verdure e patate bollite; e molluschi e selvaggina. Diversi sono i dolci tipici ma il più tradizionale è il Bolo Rei, che è a forma di corona ed è ripieno di canditi. La tavola viene lasciata apparecchiata perchè si dice che gli spiriti dei defunti, durante la notte, possano decidere di consumare qualcosa e per allontanare gli spiriti cattivi, invece, viene acceso un ceppo che dovrà ardere fino all'Epifania. Dopo il cenone è usanza andare alla messa del Gallo (chiamata così perchè si dice che alla nascita del Cristo un gallo cantò per chiamare i fedeli in chiesa), accompagnata da una sfilata di bambini che tengono delle fiaccole costruite da loro stessi.



Gran Bretagna:
Popolo molto scaramantico quello inglese che dopo il giorno di Natale mantiene l'albero addobbato solo per 12 giorni (di più o di meno dice porta molto male). Così come, sempre nel giorno di Natale, viene acceso un ceppo che deve ardere il più a lungo possibile e una volta spento se ne conserva un pezzo per accendere quello dell'anno successivo. Le case e le chiese si addobbano con piante sempre verdi come vischio e trifoglio. Molto amata la tradizione dei canti natalizi: esistono gruppi di famiglie ed amici che girano per quartieri ad intonare canti porta a porta, in cambio di dolci e bevande. Tra i dolci più tradizionali c'è il Christmas Pudding che, nel suo impasto, ha nascosta una monetina, e si dice che chi la trovi avrà un anno molto fortunato.



Belgio:
In Belgio le tradizioni sono molte e tra l'altro parecchio gustose: il loro pranzo di Natale parte con un aperitivo (generalmente di mare), 7/8 portate ed infine una degustazione di dolci natalizi. Fra i dessert più pregiati c'è il Kerststonk, un rotolo di pan di spagna con crema al cioccolato e burro, oppure il Cougnolle, brioche a forma di Gesù Bambino. Anche qua, come in Francia, i momenti per ricevere i regali sono due: l'arrivo di San Nicola il 6 dicembre che lascia doni ai bambini buoni e ramoscelli secchi a quelli che sono stati cattivi (generalmente li lascia nelle loro scarpette). Per distinguere i bambini buoni da quelli cattivi, si narra compaia il 4 dicembre. Anche qua, come in Francia, Babbo Natale la notte della Vigilia è accompagnato da Père Fuottard, incaricato a distribuire i rametti secchi ai bambini che non si sono meritati il regalo di Natale



Olanda:
In questo paese è motlo sentito il Natale, tanto da portare la gente a comprare addobbi e regali già da novembre. Centrali sono i mercatini di Natale che nel periodo natalizio avvolgono tutto il paese. Anche qua i bambini aspettono San Nicola per i regali, ma il pranzo di Natale viene consumato il 25. Per l'occasione non c'è una vera e propria portata natalizia ma si è soliti consumare pollo e tacchini e diversi dolci fra cui le ciambelline e lo stollen, ovvero un pane ovale farcito di canditi, frutta secca e ribes.



Austria:
Come tutti i paesi nordici anche l'Austria ci tiene molto a far rispettare le proprie tradizioni natalizie, soprattutto quelle legata agli innumerevoli dolci tipici. Anche qua viene favorita la figura di San Nicola che, oltre ai giocattoli mette anche i dolcetti nelle calzette dei bambini. Sempre intorno al 6 dicembre, in tutta la nazione, vengono fatte suggestive sfilate con babbi natale e diavoletti (con la funzione di spaventare i bambini cattivi) molto suggestivi. Anche i presepi sono un culto molto portante tanto da lasciarne una mostra perenne ad Innsbruck.



Finlandia:
Essendo la nazione-casa di Babbo Natale è scontato dirvi che qua il Natale è molto sentito. Gli addobbi sono molto fastosi ed evidenti, ed anche i giardini sono addobbati con vaschette di graminacee per gli uccellini (finchè i volatili non hanno finito di consumare i cereali i finlandesi non iniziano a consumare il loro pranzo natalizio). La tradizione culinaria qua è molto vasta e fra i pezzi forti del pranzo di Natale c'è il prosciutto arrostito, il merluzzo cotto con verdure bollite e i vari sformati di carote, orzo e fegato. Una bevanda che non manca mai è il vin brulée, e fra i dolci tipici troviamo biscotti di varie forme oppure ripieni alla marmellata di prugne. La mattina del Natale si è soliti fare colazione con una pappa di riso, dentro alla quale viene messa una mandorla (chi la trova si dice abbia un anno molto fortunato).


Polonia:
In Polonia la mattina del Natale, alle 6:00, viene presa la messa. Una volta rincasati vengono preparati i diversi addobbi natalizi generalmente fatti a mano e che, insieme agli alberi precedentemente addobbati con noci, mele e cioccolatini, resteranno nelle case fino al 2 febbraio (festa della Santa Maria delle candele). La sera della Vigilia è usanza mangiare vegetariano, tra i cibi più consumati cavolfiore, zucca e piselli. Nel giorno di Natale sono da segnalare i dolci tipici, composti da biscottini al miele di varie forme e da una pagnotta pressata con delle figure natalizie sulla crosta, che viene condivisa con parenti e vicini di casa in segno di perdono e penitenza.

Stando a tutto ciò dove vorreste passare il Natale l'anno prossimo?

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