mercoledì 3 ottobre 2012

I wanna be a diva but...c'è crisi!


Oggi nella nostra rubrica dedicata alle dive del passato (e a come emularle nel look con un budget salva crisi, con un massimo di 100euro), vi racconto una fiaba dei nostri giorni che non finisce con un "vissero felici e contenti". Probabilmente Diana Spenser è l'unica principessa che non ha conosciuto il lieto fine alla sua fiaba, ma è anche l'ultima principessa da fiaba.
Nasce in Inghilterra da una delle famiglie più influenti e ricche nel panorama inglese, tanto che gli Spenser, nonostante non siano nobili, erano già anticamente legati alle famiglie aristocratiche britanniche. Quando lei è ancora una bambina, a causa della mancanza di un erede maschio, i suoi due genitori si separano e lei viene affidata al padre (anche perchè la madre soffre di gravi crisi depressive). Entrambe i coniugi si risposano: la madre con un personaggio influente nel mondo dell'imprenditoria, il padre con una duchessa. Sarà proprio grazie alla duchessa che Diana Spenser erediterà un titolo nobiliare e l'appellativo di Lady, e sempre grazie a questa figura otterrà un'educazione privata e mirata al galateo e alle buone maniere. L'incontro col principe d'Inghilterra, Carlo, avviene durante una battuta di caccia, anche perchè lui all'epoca frequentava Sarah, la sorella di Diana. E dopo diversi inviti a feste e cerimonie reali viene annunciato ufficialmente il loro fidanzamento. Qualche anno più tardi si sposeranno, ed il loro matrimonio sarà trasmesso in mondo visione e richiamerà l'attenzione dei media e di tutte le donne del pianeta. Bella come un sole sarà l'ultima principessa a cavalcare fra le navate della cattedrale di Westminster Abbey, dopo di lei solo passerelle per cavalle. Un matrimonio apparentemente felice che porterà due eredi alla famiglia reale, William ed Harry, ma che non sarebbe mai durato. Entrambe, Carlo e Diana, ammetteranno le loro relazioni extra coniugali e decideranno di divorziare poco dopo. Diana rappresenta la prima principessa inglese a mantenere il titolo nobile nonostante la perdita dei suoi poteri monarchici, soltanto perchè madre del futuro re d'Inghilterra. Ma nonostante questo privilegio, non condurrà una canonica vita di corte, infatti negli anni '90 la principessa diventerà il volto della lotta all'AIDS, alle mine antiuomo, alla fame nel mondo e alle difficoltà dell'Africa. Diventa ben presto un personaggio nobile non per sangue o titolo, ma semplicemente dimostrando di avere un cuore. Purtroppo non è riuscita neanche a vedere il matrimonio del suo primogenito (dell'anno scorso), perchè sarà vittima di un dubbio incidente stradale, che ancora oggi è attraversato da un alone di mistero, che la porta via dalla sua famiglia e dal suo popolo che la onorava come fosse la vera regina, che al posto di una corona incastonata di diamanti e pietre preziose, dimostrava di avere un cuore ancor più luminoso e significativo.
A questo punto diventa quasi inconsistente parlarvi di abbigliamento, ma il nocciolo della rubrica è pur sempre questo. Un abito femminile è il pernio dell'outfit, meglio se smanicato, blu scuro e che casca liscio sulle forme (Promode, 20euro), al quale abbinare una cintura alta che ne riprende le fantasie (Gap, 30euro) e comunque un bel girocollo, meglio se non prezioso, che s'intoni col look (Bijoux Brigitte, 18euro). La casata nobile inglese, come sabbiamo tutte, ha il rito dei cappelli a tesa larga, ma noi siamo preparate anche a questo (Mango, 26euro).
Tot= 94 euro ( e qua parte la ola...)
Il consiglio che vi do riguarda le tonalità da abbinare all'outfit, io ho optato per un blu come base ed un viola per stroncare il mono tono, voi potete scegliere qualsiasi colore ma vi suggerisco di evitare la base nera o bianca (i colori neutri non evocano molto Lady D) oppure quelli troppo sgargianti come gialli canarino o rosa confetto (quelli li lasciamo alla Regina Madre).


Diane Spencer

Diane Spencer di lula6 

Alla prossima settimana e...alla prossima diva!

2 commenti:

  1. Woooooooow bellissimo il look (cintura favolosaaaa!!) e bellissima la scelta del personaggio, una donna con la D maiuscola!Mi ricordo che mia madre pianse quando è morta, l'ha sempre considerata un modello, per la sua vita, e per non essersi mai arresa, per aver sempre lottato per avere una vita felice, nonostante tutti gli impedimenti della monarchia!

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  2. Anche mia madre me l'ha sempre fatta vivere come l'ultima dea

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