venerdì 28 settembre 2012

I wanna be a diva but...c'è crisi!


Anche questa settimana non poteva mancare la diva di rito, che fu denominata l'acerrima nemica di Bette Davis (che abbiamo già conosciuto) e che in realtà non ha mai odiato la collega, tant'è che hanno recitato affianco anche in un film. Joan Crawford, nome d'arte di Lucille Fay LeSeur, anche una volta arrivata al successo, avrà problemi a confermare la sua data di nascita anche perchè non conoscerà mai suo padre (scappato ancora prima della sua nascita), e sua madre non chiarirà mai la questione. La passione per le arti sceniche, in particolar modo per la danza, le sviluppa con l'aiuto del patrigno che gestisce un teatro di spettacoli cabaret. Purtroppo come ballerina non riuscì a sfondare anche a causa di un incidente avuto in giovane età che la lascerà semi zoppa per tutta la vita (si tagliò i tendini ed i legamenti con dei vetri di una bottiglia rotta). Non sarà questo ad arrestarla, in quanto parteciperà e vincerà, ad un concorso atto a cercare fra le più giovani le future dive del cinema. Una volta ritirato il premio ottiene contratti con diverse major ed inizia la sua brillante carriera, tanti film nel suo carnet ma sarà memorabile soprattutto nelle parti che la vedono come protagonista dolce e femminile. Ridefinisce una nuova idea di femminilità che mancava all'Hollywood degli anni '30 pervasa da donne affascinate dal loro lato maschile. Otterrà anche un Oscar che non potrà andare a ritirare a causa di una polmonite, e sempre per colpa della stessa malattia (che riavrà una decina di anni dopo) non potrà ultimare anche dei film. celebri anche i suoi 4 matrimoni, soprattutto l'ultimo con il manager della Pepsi (e per l'azienda l'attrice ha posato in diverse campagne pubblicitarie) che morirà precocemente e che lascerà alla Crawford parte delle azioni del marchio. Una nuova vita da manager che l'accompagnerà fino alla fine dei suoi giorni segnati da un cancro allo stomaco che porteranno via l'attrice in piena solitudine, dalla sua casa a New York. Ebbe quattro figli, di cui una adottiva che scriverà un libro biografia sulla madre dissacrandola e ricordandola come una pazza isterica, ma solo le ultime due figlie compariranno nel testamento. Per gli altri resterà una semplice nota testamentale "Loro sanno perchè".
Questa volta ho scelto un look, sempre con un budget massimo di 100 euro, che ricorda il cinema in bianco e nero. Per interpretare l'attrice pochi elementi e solo due colori: tanto per cominciare una maglia senza maniche nere larga, senza stampe, ma con un taglio o qualche balza che ricordi gli anni '30 (H&M, 15 euro)e a questa ci ho abbinato una longuette nera al ginocchio (H&M, 30 euro). Per rendere l'outfit più particolare consiglio una bella cintura bianca da legare in vita (Mango, 10 euro) ed un fiore spilla bianco per emulare le tendenze charlestone (Clair's, 5,50 euro).
Tot= 60,50 (oh prendi spread!!!!)
Il consiglio che vi lascio riguarda l'abbinamento critico di una borsa. Se posso dire la mia ogni scelta che non sia una porchette con perline nere o una clutch gioiello con strass e cristalli neri, è sbagliata!


JoanCrawford


JoanCrawford di lula6 


Alla prossima settimana e...alla prossima diva!

2 commenti:

  1. Bellaaa!!Ma anche lei con una vita infernale non è possibile!!!Chi ha troppo non ha nulla poi alla fine!!sn curiosa ora di sapere qual'è questo PERCHE' dei figli sul testamento!!! :OOO
    Cmq adoro la gonnellina e la cinturina si si!!!

    RispondiElimina
  2. Vero?! Anche io sono intrigata da queste storie...

    RispondiElimina