mercoledì 20 giugno 2012

Modalità di fare pubblicità


Si può dire quello che si vuole ma nel tempo è necessariamente cambiato il modo di fare pubblicità. Con pubblicità mi voglio riferire specificatamente a quella cartacea, quella delle riviste e dei cartelloni per strada, insomma quella originaria.
Alla nascita erano placche dipinte che sponsorizzavano pochi marchi, si limitavano a centralizzare il nome del brand e a creare miscele di colore emozionale.
Queste placche in latta ad oggi fanno parte dell'arredamento d'interni più quotato nel mercato, poichè hanno ampiamente superato la ricerca di quadri e dipinti da muro. Pensate, invece, che all'epoca (i primi anni dell'800) le persone non erano abituate a questa novità commerciale tant'è che ne vedevano pochi e rari casi, magari appesi in un bar o stampati su quotidiani, insomma, non erano una grande fonte di guadagno e solo pochi marchi eletti potevano permetterselo.


Il passaggio successivo lo abbiamo negli anni '50, quando in America nasce il mito della perfect family voluta dal presidente Kennedy. Il modello americano doveva diventare l'esempio massimo di civilizzazione e la pubblicità non veicolava solo prodotti sul mercato, ma veri e propri estratti di vita familiare perfetta, benpensante e ricca. Le placche furono sostituite da immagini a colori su riviste e quotidiani, e con loro iniziarono ad uscire anche i primi cartelloni pubblicitari.


In Italia siamo andati un pò a rilento, ancora scossi dalla seconda guerra mondiale che ci ha visti assoluti protagonisti di una strage, il mercato pubblicitario è stato l'ultimo dei nostri problemi. E mentre in America la pubblicità negli anni '50 serviva anche a pubblicizzare la nazione, in Italia, nel nostro piccolo, provavamo a fare lo stesso. Le foto a colori o le stampe in technicolor ancora non le masticavamo benissimo (tant'è che solo nei '70 avremo la prima copertina pubblicitaria ad immagine e somiglianza del modello americano, e sarà quella della compagnia aerea Alitalia), e quindi ci limitavano a sponsorizzare i nostri brand in bianco e nero sfruttando le celebrità nostrane.


Quasi tutti i genitori dei ragazzi della mia generazione, hanno dipinto gli anni '60 come gli anni di Carosello (programma della Rai dove venivano concentrate tutte le pubblicità). Seguito dai bambini, benvisto dai genitori, il programma, è diventato il pernio della tv degli anni '60. Ovviamente non era tutta farina del nostro sacco, in quanto, anche in America in quegli anni si sentì la necessità di raccontare attraverso il mondo della pubblicità ed, anzi, si scoprì come fosse centrale richiamare l'attenzione del pubblico più giovane che poteva essere una nuova leva economica. Si abbandonano le famiglie perfette e si da spazio a cartoni e giovani protagonisti che richiamano l'attenzione dei bambini e dei loro genitori.


Così facendo si arriva velocissimamente agli anni che hanno sconvolto tutto gli '80, quelli così detti commerciali. In tutto il mondo si respira un clima di benessere, voglia di trasgredire, spendere e vendere. Le pubblicità diventano coloratissime, animate e d'avanguardia. Sono proprio gli adulti a diventare gli assoluti protagonisti di questi scenari fluorescenti, con donne semi nude ed ammiccanti (si scopre che non esiste miglior commerciale del sesso) ed il corpo femminile diventa il primo veicolo d'informazione sia nel pubblicizzare una crema per il corpo, sia per uno stracchino. Le immagini e le frasi delle pubblicità su rivista evocano i supereroi, la forza e la potenza, senza contare che da allora sarà sempre più difficile accaparrarsi clienti e pubblico, nasce la guerra fra marchi.


E adesso dove siamo andati a finire? Rimpiangete un pò le vecchie pubblicità? Ne conoscete altre del passato belle e particolari?

2 commenti:

  1. Alcune le rimpiango un po'...sicuramente anche se non ho vissuto quegli anni, le pubblicità degli anni 60 erano proripo belle, ed erano comunqueuna novità, bnon c'è il bombardamento di ora.
    Di quelle degli anni 90 che mi ricordo lepiù belle erano, quelle delle liquirizie, del Crystal Ball, AMBROGIO DELLA FERRERO ROCHER (un pornazzo sottinteso),e quella dei rubinetti zucchetti, mi faceva senso che gli usciva l'acqua dagli orecchi a lui!!
    E poi la TASSONI, che cmq c'ha la stessa pubblicità da trent'anni!

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  2. Aahahahahah la tassoni :°D i love you

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