martedì 26 giugno 2012

I wanna be a diva but...c'è crisi!


Una delle figure più difficili da imitare è quella della stilista Coco Chanel. O meglio la parte più difficile è quella di racchiuderla in un budget che non superi le 100 euro. La stilista conoscerà un'infanzia piuttosto triste, in quanto finirà ben presto in un orfanotrofio. L'esperienza a contatto con le monache le insegnerà la serietà dell'abbigliamento e l'amore per i due colori fondamentali della sua collezione il bianco ed il nero. Vista la sua creatività, appena passerà l'età per restare in orfanotrofio, finirà a fare la ragazza di bottega presso un negozio di merceria. Il primo grande passo lo farà quando conoscerà il primo degli amori di mademoiselle, Etienne de Balsain, conosciuto in un locale parigino dove la stilista si dilettava a cantare (e dove le venne dato il nome d'arte Coco). Il ragazzo francese porterà Coco nella sua tenuta, dove potrà finalmente dare sfogo alla sua creatività artistica partendo proprio dai cappelli, che finalmente abbandonavano impalcature e accessori pesanti, per dare spazio alla paglia come materiale ed ha piccoli fiori di stoffa come ornature. Ma sarà il vero amore di Chanel a darle la forza, e le possibilità economiche, per lanciarsi nel mercato, Boy Capel. Il nobile non sposerà mai Coco per non perdere il titolo nobiliare, ma l'amerà e le permetterà di portare avanti la sua boutique anche durante la prima guerra mondiale (momento in cui Gabrielle vide il boom delle vendite poichè adottò materiali e vestiti che rendevano le donne libere nonostante fosse sempre viva l'eleganza). Dopo la prima guerra mondiale Boy Capel morì in un'incidente stradale, ma questo non tolse a Coco la sua fiamma creativa che la portarono ad incassare successi sopra successi reinventando i pantaloni per le donne, lo stile da marinaio, la funzione della bigiotteria, l'uso del jersey come materiale d'abbigliamento, inventò il tailleur e il tubino nero e dette un profumo che sapeva di donna alle donne: Chanel n°5. Durante la seconda guerra mondiale fu costretta a chiudere la boutique e scappare a New York dove era già un'icona (si racconta che si fosse bruciata i capelli e fatta un caschetto, per l'occasione inventò il cappello corto degli anni '30 e, addirittura, nel giro di pochi anni tutte le donne le copiarono il taglio) per dedicarsi alla carriera da costumista. Ma fu la morte di un altro dei suoi amori a bloccarle il genio creativo e a renderla dipendente alla morfina, per anni non propose grandi collezioni e iniziò a perdere successo e clienti. Che riconquisto ben presto con un ultimo colpo sparato dalla sua pistola di eleganza: la borsa 2.21, il tailleur e il celebre golfino corto con bottoni dorati. Morì poco tempo dopo nell'hotel Ritz a Parigi all'età di 87 anni. Io che amo questa donna ho avuto serie difficoltà ad obbligarla in 100 euro e tra l'altro in abiti estivi (dunque vi consiglio di conservare fino all'autunno prossimo tutta la parure per assomigliare a Madame) ma un paio di pantaloni neri lunghi ed eleganti (Mango, 35euro), una camicetta color cipria con colletto nero (Mango, 25euro) ed una giacchetta color crema con rifiniture in nero e bottoni dorati (Mango, 30euro) siete già molti passi avanti. Per perfezionare il tutto vi suggerisco di adornarvi con una collana di perle in doppio filo (Bijoux Brigitte, 15euro).
Tot= 105 euro (il 5 era d'obbligo!!)
Il consiglio che vi do riguarda la scelta della borsa, che la migliore che possiate fare è proprio un modello trapuntato nero in onore dell'amuleto più classico della stilista.


CocoChanel

CocoChanel di lula6 


Alla prossima settimana e alla prossima diva...

2 commenti:

  1. Ma che bello questo!!!!!*.* l'outfit che hai creato è delizioso e 105 euri ce li spenderei tutti!!!!la collana è un amore!!! e poi il personaggio è il tuo..c'è poco da fare!;D

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  2. Io sono Coco Chanel reincarnata :P Che bestemmia ho tirato!!!

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