venerdì 23 dicembre 2011

S by S


Carissime lettrici siamo alle porte del Natale, manca veramente poco...nonostante regali da comprare, feste da organizzare e biglietti d'auguri da firmare, non potevo non fare un post con i miei più sinceri auguri.
La mia riflessione per questa settimana è a tema natalizio, come vi potevate aspettare, ma voglio sorprendervi un pò. Che ne dite di guardare il Natale al contrario?
Siamo sempre tutti bravi a vivere la magia di questa atmosfera fra lucine e musiche armoniose, ma se dovreste trovare tre aspetti che non vi piacciono? Ecco i miei:

1) Natale sarebbe molto più bello se evitasse alle madri, nonne o zie la fase della preparazione del pranzo (o come nel mio caso della scelta del catering migliore), di modo che ansie, nervosismi e terrorismi inutili sull'aspetto alimentare sarebbero cancellati. Non sono solo le cuoche ad avere queste ossessioni, anche mia madre, nonostante trovi tutto già pronto, legge migliaia di volte il menù, il numero delle portare, gli ingredienti delle ricette ed il numero degli invitati. Non voglio immaginarmi cosa vi dovete sorbire voi che assistete all'atto della preparazione. Solo una volta mia madre cucinò (e meno male poi non ci ha più nemmeno provato) e mi ricordo ancora che non dormì una notte intera col terrore che il tacchino non si arrostisse in tempo per il pranzo. Per non parlare del fatto che non si godono la vigilia, l'atmosfera del 25 mattina con lo scarto dei regali e il momento dopo il pranzone, fatto di affetti e coccole, perchè sono troppo stanche.

2) Il Natale sarebbe la festa ideale, da trasmettere da popolo in popolo, cultura a cultura, tradizione a tradizione, se imponesse come regola quella di scartare i doni al 25 mattina. Quando si smette di credere a Babbo Natale, si perde il culto del regalo, che diventa un semplice scambio di doni lungo il periodo pre-natalizio. La maggior parte di questi, invece che sostare per qualche giorno sotto l'albero, vengono scartati sotto gli occhi di chi lo ha fatto, e qua avviene il danno. Tre sono le pieghe che può prendere questa situazione: gioia infinita da parte di entrambe accontentati dai regali ricevuti, delusione da parte di qualcuno nell'aver fatto un regalo misero rispetto a quello ricevuto o, la peggior ipotesi, non aver esternato un eccessivo entusiasmo per il dono ricevuto. La terza è la peggiore a parer mio, ne sono rimasta traumatizzata da piccola, quando ho passato ore ed ore a convincere il "Babbo Natale" della situazione, che in realtà quel regalo mi piaceva.

3) Questa celebrazione sarebbe maggiormente sentita se isolata da ciò che viene prima (il ringraziamento) e ciò che viene dopo (capodanno ed epifania). In questo caso sarebbe da riformare completamente il calendario, dunque definirei la cosa impossibile, ma pensandoci bene è un'intuizione lampante. Se queste feste fossero spalmate in modo migliore nel calendario, saremmo tutti più felici in quanto festeggeremo ogni mese qualcosa (e magari non ci scambieremo regali solo una volta all'anno), l'economia girerebbe più che adesso (perchè se la Befana fosse festeggiata a febbraio sarebbe un pò più dispendiosa, perchè si spererebbe che i salvadanai, svuotati dal Natale, si riempiano un pò) e potremmo fare delle grosse e grasse mangiate senza rimpianti (sarebbe come fare una mangiatona al mese che è nutrizionalmente meglio, di cinque super pastoni in 4 giorni).

Voi siete in grado di darmi tre aspetti brutti del Natale?
XOXO S. W.

PS= Auguri!!!!

1 commento:

  1. Anche a me cara Letizia mette un pò di tristezza la serata...che torna fredda e buia!

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