domenica 27 novembre 2011

The prom planner


In America il mestiere dei wedding planner è più che consolidato, è inpensabile festeggiare un matrimonio senza lasciare un margine organizzativo ad un organizzatore di matrimoni. In Italia questo lavoro sta iniziando a farsi conoscere, nonostante solo in poche spose possano permetterselo/a. Il blocco non è solo monetario, ma anche mentale, in quanto in Italia è difficile che una futura moglie lasci il giorno più importante della sua vita nelle mani di una completa sconosciuta, che non decide soltanto cosa mangeranno gli ospiti o che fiori abbinare ai tovaglioli, ma anche come ti vestirai e acconcerai il giorno della cerimonia. Decisamente irrealizzabile in Italia, soprattutto al sud!


Un'altra gran cosa dell'America sono i prom: le feste da ballo di fine anno scolastico, indette per salutare i prossimi diplomati. Ricorrenza molto sentita negli States, che trasforma le ragazzine in donne e i ragazzi in perfetti gentleman. In realtà di gran classe è anche il cerimoniale, dove lui deve chiedere la "prom", ovvero deve strappare la promessa, alla sua damigella, di essere il suo cavaliere al ballo. Il resto vien da sé, lui la passa a prendere sotto casa, lei si fa aspettare e si fa trovare con un fiore in testa o legato ad un braccio (ed un secondo fiore identico al primo da dare all'accompagnatore che solitamente mette nel taschino). Arrivati a scuola incominciano i balli lenti e a fine serata vengono eletti il re e la reginetta di quell'annata. Bellissima tradizione sentita a tal punto da aver creato la professione della prom planner.


Il problema nasce quando si tenta di  trasferire ciò che non ci appartiene fra le nostre tradizioni, e noi italiani siamo esperti in tutto ciò; tanto che anche se non abbiamo i prom, abbiamo le prom planner! La domanda sorge spontanea, "e che ci fanno?", purtroppo la risposta lo è ancora di più! Infatti l'unica festa che possono organizzare alle ragazzine che vogliono il vestito lungo per una sera e prima del matrimonio, può trattarsi solo della festa del diciottesimo compleanno.


Se un tempo, al raggiungimento della maggiore età, ci si accontentava di qualche regalo un pò più costoso, ad oggi le quasi diciottenni si comportano come donne incinte e con esplosioni ormonali. Sono pretenziose e molto esigenti, i loro familiari, benestanti o meno, devono mantenerle al livello delle proprie compagne che affittano ville o resort con tanto di catering a buffet. Ed ecco come entrano in campo le birthday planner, versione maccheronica delle prom planner; che si prendono l'impegno di accondiscendere tutte le richieste delle principesse sul pisello.


Non ci sarebbe bisogno di sottolineare che dietro a tutto ciò ci sono padri che farebbero carte false per  comprarsi la benevolenza delle figlie maleducate, madri che si specchiano nella giovinezza della figlia e ragazzine drogate dagli esempi delle celebri coetanee, già emancipate a 16 anni. Un mercato in frequente crescita che sovrappone al compleanno, che rappresenterebbe il solco fra la fanciullezza e la maturità, un matrimonio dove lo sposo è glissato dai glitter della futura moglie.

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