lunedì 1 dicembre 2014

Programmi brutti di cucina


Che in televisione si parla prevalentemente di cucina è ormai noto a tutti, ma che adesso se ne stia abusando purtroppo ancora no. Oggi infatti ne approfitto per presentarvi i programmi più brutti che stanno ingolfando tutto il palinsesto televisivo, ovviamente sempre cavalcando l'onda di quelli che riescono.

Il più grande pasticcere:


Il più brutto in assoluto è il nuovo programma di Rai2 Il più grande pasticcere, che vede come conduttrice Caterina Balivo (insomma due torture in una). Il programma si presenta come una brutta copia del vincente Bake Off Italia, con qualche rimando all'insuperabile Masterchef. Le location sono tristi, anguste e buie; i giudici spocchiosi e veramente crudeli e la conduzione debole e assente. I giudici sono 3 + 1 e sperano di aver ereditato la cattiveria del trio di Masterchef, ma qua siamo davanti a tre attori (sembrano attori) di serie b, che recitano la parte dei cattivi. Pessima anche la Balivo che cerca di emulare la lontana Parodi che, col suo far da conduttrice-madre, diventa inimitabile; a Caterina non resta che cercare frasi ad effetto (come il "torte in forno" della collega) e sorridere falsamente ai poveri chef messi alla gogna. Anche i concorrenti vengono presentati sotto forma dei format sopra citati e quindi diventano triste narrazione del programma.


Un altro programma molto brutto sempre di produzione Rai è Dolci dopo il Tiggì che, ovviamente, è collegato al visto e rivisto La prova del cuoco di Antonella Clerici. La conduzione e la regia, dunque, son le stesse e quindi anche i contenuti, cambia soltanto l'elemento chiave che qua, come ci si può immaginare, sono i dolci. Le torte scelte per il programma sono fra le più svariate, e di questo ne va dato atto, ma la grafica infantile, la conduzione piatta e per pensionati della Clerici, e la scelta di rendere l'elemento competizione marginale, fanno di questo programma un vero pasticcio!!!


Adam Richman ha smesso di mangiare schifezze e si è messo alla conduzione di Food Fighters, un programma "americano". Metto l'aggettivo americano fra virgolette perché dà già una prima definizione a questo programma fastoso, gigante e megalomane. Lo script tratta di una casalinga, diversa ogni puntata, che sfida 5 grandi chef con 5 ricette "della nonna" (ovvero che cucina tutti i giorni in casa) per vincere dei soldi. Un programma innovativo e quasi simpatico da immaginare, se non fosse per la finzione che c'è dietro: vincono sempre e solo le casalinghe. Questi chef pluripremiati che si presentano in gara vengono battuti, stracciati e umiliati dal ragù della nonna. Il programma entra nella rosa di quelli brutti, perché alla terza puntata che segui ti viene istintivo domandarti: ma sto guardando qualcosa di reale?


Si salva dal giudizio brutto ma si prende un "nella norma", il formati de La7 Chef per un giorno. Come suggerisce il titolo qua siamo davanti ad una serie di personaggi famosi che per un giorno s'improvvisano chef di un ristorante con tanto di commensali affamati da servire. Anche qua il nucleo dell'idea è positivo, anche per l'aggiunta di tre giudici esperti (Fiammetta Fadda, Alessandro Borghese e Leonardo Romanelli) che assaggiano e valutano il menù; ma il problema è che in realtà il vip non fa nulla. La cucina è lasciata in mano a cuochi professionisti che si limitano ad interpretare un abbozzo di menù del concorrente che, nella maggior parte dei casi, si vede benissimo che non conosce neanche la differenza fra tortellini e cappelletti.


Cuochi e Fiammi è un programma che conoscevamo già e che, fra le altre cose, ha sempre avuto molto successo. Quest'anno ha deciso di fare un passo più lungo della gamba cambiando alcuni elementi, quali la giuria. L'intramontabile trio aveva già dato segni di cedenza nel passato con celebri assenze e particolari rimpiazzi, ma quest'anno è stato ufficializzato un nuovo trio che ha notevolmente scosso i fedelissimi del programma. Simone Rugiati, il conduttore, si trova infatti spalleggiato da l'attore Michele La Ginestra, che personalmente trovo molto simpatico e anche più del suo predecessore Enrico Rossi, Valentina Scarnecchia, la blogger figliastra del parlamentare Grillo è senza dubbio la Chiara Maci 2.0 che, a differenza della prima troviamo più insicura e meno preparata; ed infine l'avvocato Tiziana Stefanelli, vincitrice di Masterchef 2 che veste i panni dell'assaggiatrice enogastronomica. Dei tre sicuramente l'anello debole è la terza, poiché si presenta come saccente, altolocata, snob e pure poco simpatica.


L'unico programma che sembra funzionare è I re della griglia su Dmax. Un reality sulla griglia, dove i concorrente si trovano a creare vere e proprie ricette soltanto utilizzando la griglia, sotto l'occhio attento e critico di tre grandi chef quali Chef Rubio, Paolo Parisi e Cristiano Tomei. In questo caso si avverte un elemento innovativo (anche per i volti scelti) e si avverte una competizione fresca, convincente ed agguerrita. Ormai Chef Rubio è una firma e non solo a livello televisivo, anche perché adesso sarà facile trovarlo pure fra i manga con il suo comic Food Fighter!!!



Nessun commento:

Posta un commento