martedì 13 marzo 2012

Life in plastic is fantastic!


Un tempo il contenuto della borsetta di una donna era qualcosa di mistico e misconosciuto per gli uomini che credevano nascoste chissà che oggetti e/o arnesi di assoluta femminilità. Con gli anni si è scoperto che le donne, più che da Venere, vengano da Mercurio, Urano ecc ecc ovvero che la raffinatezza non se la portano nella borsetta (e alcune di esse manco addosso). L'ultima frontiera della moda è quella di riportarci a quella beata innocenza che ci rendeva tanto particolari ed eleganti agli occhi degli uomini. Probabilmente dobbiamo ringraziare il ritorno degli anni '50-'60 sulle passerelle, ma ad oggi è richiesta una donna più donna, che porti in borsa eleganza, semplicità e ordine. Perchè? Semplicemente perchè le borse ora sono di plastica e per giunta trasparenti! Io mi rimetto dei miei errori e cercherò di superarli (nel caso in cui dovessi acquistare uno dei modelli), in onore al segreto mistico che c'è fra le donne e le loro borse e dunque m'impegno a non lasciare per mesi fazzoletti di carta usata e avvizziti dal tempo nella borsa, riprometto di buttare via pacchetti di fazzoletti, scontrini, pacchetti di sigarette (n.d.r. ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale), accendini finiti e volantini vari. Non assicuro ma mi auguro di mantenere una certa organizzazione di modo che chiavi varie, cuffie dell'Ipod e ciondoli per il cellulare non assumano posizioni da kamasutra nei meandri della mia borsa.
Ma vediamo questi modelli più accuratamente iniziando dall'origine di tutto ciò: il bauletto Louis Vuitton!


Idea che è stata copiata e ripresa anche dal marchio Chanel, che l'ha applicata alle borse che troveremo sulle spiagge accanto a vere IT Girl, diventa dunque lo stile delle bag estive della firma:


In Italia il modello diventa acquistabile grazie al marchio Furla che ne fa il modello di battaglia per la collezione primavera/estate, la colora e la battezza come Candy Bag:


Dopo di che è diventato un urlo di battaglia per stilisti inferiori che ne hanno creato modelli a secchiello o versioni underground acquistabili on line:

Una volta che viene fatta la legge s'impara subito come trasgredirla ed è lo stesso Louis Vuitton ad insegnarci come. Il concetto basilare è sempre quello di mostrare il contenuto, ma un'altro ritorno alle origini può essere la maglia, usata in origine come tessuto per andare al super, che diventa qualcosa di bon ton anche per una prima serata a teatro:

Ma chi decide cosa è bello e cosa no siamo solo noi, pubblico supremo, dunque a voi piacciono le borse osè? E fra queste quale modello vi comprereste?

2 commenti:

  1. Potrei morire per le borse di Vuitton!Ciao Borse!Anche se di plastica...ma visto che m'immagino a chi sia riferito il contenuto di fazzoletti moccicosi e pacchetti vuoti di sigarette..sono convinta che quella borsa sarebbe la rovina della mia femminilità di facciata!

    RispondiElimina
  2. Nuooooo per te erano solo i pacchetti di sigarette!!!!

    RispondiElimina