venerdì 16 settembre 2011

La classica minestrina riscaldata


Forse non è a tutti noto il detto toscano circa "la minestra riscaldata", chiaro che non so se si usa al di là del dialetto toscano...ma in ogni caso si riferisce ad una qualche cosa che ti viene riproposta di continuo. Sia alla cena del giorno precedente, che a quella di oggi, siamo sempre davanti alla solita minestra; ma con l'unica accezione che a sto giro è riscaldata.
Per spiegarmi meglio, utilizzerò un esempio calzantissimo: il celebre telefilm Sex&City, finito a livello televisivo qualche hanno fa, tentò un expoit cinematografico per salutare il proprio pubblico. Effettivamente raggiunse il successo che si era preposto, ma questo non fermò i produttori dal fare un passo falso. L'intervento kamikaze, che era mancato in tutti gli anni felici della produzione, prese vita col secondo capitolo cinematografico del telefilm. Se prima eravamo davanti a donne ben costruite, con personalità forti e ricercate (come il loro guardaroba); in questo presero vita delle quarantacinquenni attaccate alla gioventù attraverso tette siliconate e mascelle botox-deformi, fashion victim che avevano dimenticato il senso del gusto e indossavano disinvolte struzzi come gonne, ma ancor di più, quattro protagoniste idealizzate nell'immaginario di ogni donna, che si tramutavano in un esemplare di femmina con la menopausa.



Non crediate che la minestra riscaldata sia il tentato omicidio del ricordo di Samantha, Carrie, Charlotte e Miranda, sarebbe troppo scontato...la scodella la riempiamo adesso!!! I produttori (SADICI) del telefilm, probabilmente stanchi di vivere di sola rendita, hanno deciso di interpretare e scrivere la storia di Carrie prima che diventasse giornalista di Vogue e che conoscesse quelle che diventeranno le sue compagne indelebili. Missione accattivante o evidente caso di bondage? Questo ai posteri, e agli spettatori, spetterà dirlo, ma in ogni caso a me pare che ci stiano servendo la solita zuppa...che anche se non son borlotti, son sempre fagioli!!!

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