martedì 31 luglio 2012

L'Italia che fa moda


Dopo che Hermés ha dedicato due modelli di borsa a due dive, sembrava impossibile aggiungere parola. La Kelly Bag e la Birkins (ancora io non so distinguerle sinceramente) sono entrate nel gergo comune, e nel sapere comune va anche che la prima è dedicata all'attrice-regina di Monaco e l'altra all'attrice-modella più stravagante degli anni '80. Due modelli di femminilità opposti che però sono riuscite a rappresentare il concetto di borsa e di donna. Dopo questa unione sancita dalla maison pare quasi un moccolo toscano abbinare un accessorio di moda o un abito ad un'artista; dopo Hermés nessuno ha più provato a fare associazioni fra persone e moda. O almeno così era fino ad un mesetto fa, quando l'azienda italiana Fontana Milano 1915 ha deciso di dedicare una delle sue borse più celebri ad un'artista dei nostri tempi.


Ebbene no, la borsa non è stata dedicata a Cameron Diaz. Ho pubblicato questa foto giusto per farvi vedere il modello e che comunque non è famoso solo nel bel paese. Infatti pare sia diventata una delle It Bag del momento per gli innumerevoli pregi che la contraddistinguono: non troppo costosa (ottimale per i tempi che corrono persino in casa Diaz), acquistabile in tantissimi colori (perfetto per la stagione estiva, quella multicolor per antonomasia) e simile al modello classico Hermés (ideale per abbinarlo ad una diva dei nostri tempi, soprattutto visto i precedenti). Sicuramente ad una borsa del genere sarà stato abbinato un nome dolce, un volto ancora più mieloso e una femminilità allo zucchero filato...penserete...


Ebbene no, non è neanche Margareth Madé. Bellissima, italiana e dotata di un senso di classe quasi da farcela apparire straniera (io fino all'ultimo ero convinta NON fosse italiana, ed ho ancora i miei forti dubbi...per me è stata adottata). Eppure sarebbe stato quasi facile abbinare una borsa di charme e classe ad una donna dotata proprio di quelle caratteristiche. Si fosse trattata della maison Hermés probabilmente si sarebbe chiamata Madé, la Madè, senti anche come suona haute couture; ma siamo davanti a Fontana Milano 1915 e quindi non poteva trattarsi che di...


AFEF!!!! Sì, questo popò di borsa è dedicata proprio all'Afef!!! Non solo scelta pessima per il nome (cioè suona pure più dolce Brambilla, Santanchè e Bindi di Afef) e poi per il soggetto. Io sono cresciuta nella generazione anni '90 quindi me la da poco a bere che ad oggi la Jnifen (scusate anche solo per il nome andrebbe abolito, ogni volta che si prova a pronunciarlo esce fuori una smorfia spastica) passeggia e sfila lungo tutti i red carpet più famosi al mondo...io me la ricordo che sculettava e non faceva nulla in televisione. Poi da quando una completa mantenuta (prima di tutto ditemi che lavoro fa...ok, passi che avete azzeccato che fa "l'attrice" ma adesso ditemi almeno tre titoli di film che ha fatto...ehm senza usare Google s'intenda) è icona di stile? Quella se si mette abiti firmati (anche se a parer mio ha la grazia di una venditrice ambulante al mercato rionale) è solo  grazie al marito...messer Tronchetti Provera. A sto punto...almeno chiama la borsa col su nome da sposa....


Chi non ha bisogno di una borsa per sentirsi glam è Elenoire Casalegno che, dopo aver visto il successo del blog di Alessia Marcuzzi ha deciso di dilettarsi pure lei in questa nuova disciplina. Per ora si limita ad allettarci con questo nude spot dove con una sua amica, e co-redattrice, impersona l'idea centrale del suo blog: Be fashion, not victim. Sii fashion e non vittima, suona un pò retrò ma può funzionare, anche perchè il progetto della Casalegno è quello d'impartire consigli glam che apportano il giusto mix nell'abbigliamento: dall'abito low cost all'accessorio d'haute couture...curiose?  Non vi aspetta che...aspettare!!!

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